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Il camerino delle sparizioni

 
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Una coppia di facoltosi turisti giapponesi si trova in luna di miele a Parigi.  Le loro giornate trascorrono tra visite a monumenti e musei, ma la giovane sposa sembra prediligere in particolare un’altra occupazione: lo shopping. Munita della carta di credito del marito, saccheggia boutique e negozietti della ville lumiére, estasiata dalla varietà e dalla peculiarità di vestiti e accessori che solo la capitale francese può offrire.

Un pomeriggio la ragazza si trattiene più del solito in una boutique del centro. Il marito, conoscendone la quasi morbosa ossessione per la moda, decide di non aspettarla, e di fare qualche commissione per conto suo. Al suo ritorno nel negozio, della moglie si sono perse le tracce.

Dapprima l’uomo pensa che la moglie, non trovandolo ad aspettarla nella boutique, si sia recata per conto proprio in albergo. Ma quando al suo rientro, la reception lo informa che la donna non è mai rientrata, la sorpresa si trasforma in sgomento.

Il marito, in preda al panico, chiama la polizia, la boutique, e tutti gli ospedali di Parigi. Non c’è traccia della moglie da nessuna parte.

La polizia fa il possibile, ma dopo tre lunghe settimane di infruttuose ricerche, non si è ancora trovato il più piccolo indizio che possa far capire cosa sia successo alla donna. Disperato e senza quasi più speranza, il marito torna in Giappone.

Cinque anni dopo, l’uomo ha quasi superato il trauma della scomparsa della moglie ed è quasi riuscito a rifarsi una vita. È proprio allora che riceve una telefonata di un amico, di ritorno da un viaggio nelle Filippine. Racconta di aver visitato una specie di raffazzonato luna park, alla periferia di Manila, dove tra le attrazioni principali figurava una sorta di circo degli scherzi della natura.

Tra i fenomeni da baraccone che vi facevano bella mostra di se, il viaggiatore avrebbe riconosciuto la moglie dell’amico, a cui erano state amputate braccia e gambe, trasformandola in un bizzarro “freak”.

L’indagine che ne deriva rivela l’agghiacciante soluzione del mistero. La donna era stata rapita attraverso una botola nel pavimento del camerino della boutique, i cui proprietari erano in combutta con trafficanti di esseri umani senza scrupoli.Camerino-sparizioni

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