Un testamento introvabile
Category: Scritte da voi
Fermata d’autobus
FERMATA D'AUTOBUS
Napoli, 1958
Gino e Rosario, appena usciti dal cinema, s'incamminarono lungo via Salvator Rosa.
La salita era ripida, c’erano circa quattro chilometri da fare e speravano di prendere l'autobus notturno. Era già mezzanotte, quindi le corse dovevano essere cominciate da una mezz'ora....
Dalla nonna
Quando il nonno morì mandai i miei bambini a dormire dalla nonna per consolarla e ci sarei potuta andare anche io ma ero al lavoro...
Lonely Percival
Salve a tutti. Mi chiamo Mark, e sono un normalissimo ragazzo sedicenne coi suoi hobby e tutto il resto. Vorrei raccontarvi una singolare esperienza che ho avuto col videogioco The Sims 3...
L’annuncio
Stavo tornando a casa da mia madre da lavoro. Vidi che c'erano delle lettere nella cassetta della posta. Oltre a trovare le solite bollette della luce, gas ecc., trovai un annuncio di una casa al lago. Guardai le foto sia dell'interno sia del territorio circostante: vi era una sola camera da letto molto spaziosa, un bagno con al suo interno una vasca davvero confortevole. La cucina, la sala da pranzo e un divano vecchio stile albergavano in una sola stanza...
La notte nel tunnel
La casa era nuova. Lui ci viveva da un mese, al quarto piano del palazzo. Sotto di lui viveva Erminia, la pensionata acida e antipatica. Nella sua stanza c'era un letto, una scrivania, l'armadio piccolo , il piano per la televisione e il computer. Di lato il mobiletto dello stereo...
Quel giorno
Quel giorno mi alzai male, con un forte dolore alla schiena andai a prepararmi un buon tè con un goccio di limone con pane e marmellata. Quel giorno ero davvero strano. Quel giorno, non ricordo perché, ma stavo male, avevo un forte mal di gola e una grande voglia di dormire...
Una settimana all’inferno
Che fastidio infinito, gente che viene, gente che va. In questo modo finirà che schiatto prima di poter terminare questo maledetto manoscritto. E’ difficile concentrarsi a scrivere di giorno, durante le ore di visite, qui all’ospedale, dove mi trovo disteso su un letto fatiscente. Mi tocca sorbirmi tutte le lagne della folla che viene a trovarmi e ad annuire e fare sì con la testa senza nemmeno badare a ciò che dicono.
Sonno
Ho sonno, ho sempre tanto sonno, da quando mi sono ritirato dalla vita di tutti i giorni. Non sono più quello di una volta, sveglio, fresco e pimpante...
Lo strano caso di Madeline Taylor
In una notte tempestosa di un venerdì 17, Madeline Taylor sta per diventare ragazza madre nella sala parto dell’ospedale Cayman Island hospital. In realtà, è una delle ultime piogge della stagione in quanto l’inverno è ormai alle porte per lasciar spazio alla primavera e alle belle serate festose, una di quelle serate allegre, dove Madeline tra un bicchiere e l’altro lascia che un perfetto individuo, nella sala da ballo della disco più “in” dell’isola..