Philip, un ragazzo di 20 anni, viveva ancora con i suoi genitori. Essi erano un po’ strani, tanto che Philip non poteva mai invitare amici nella sua casa, visto che i genitori di quest’ultimi erano sospetti. Philip a malapena usciva una volta al mese con i suoi amici, aveva finito il liceo, bocciato due volte, stava analizzando che università scegliere. Spesso egli era andato dallo psicologo, a causa della sua continua depressione notturna. La madre era al corrente di ciò, e non sopportava che suo figlio inzuppasse il cuscino di lacrime ogni notte…
Un giorno come tutti gli altri, ormai finita la cena, Philip si mise al letto e spense la luce per cercare di dormire. Il sonno se ne andava e Philip era circondato da una grandissima depressione. Così per sfogarsi scoppiò in lacrime. Erano solo le 22:00, e dopo un grande pianto Philip riuscì ad addormentarsi. Alle 2:35 Philip si svegliò, e sentì il cuscino bagnato, pensò che fossero le lacrime, così riprese sonno e si riaddormentò.
Egli venne ritrovato morto alle 9:00 del giorno dopo, la bocca era squarciata incidendogli un sorriso perenne. Dall’autopsia si scopri che fu anestetizzato durante il sonno, così da non sentir alcun dolore. Da quel giorno nessuno seppe più che fine aveva fatto la madre del ragazzo…