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Il gioco di Apophis 14:6

 
La maggior parte delle storie, tranne quelle nella categoria "Scritte da me" o "Scritte da voi" sono prese dal sito Creepypasta Italia Wiki

Premetto che la testimonianza non è mia ma dell’utente Greirat del forum di GamesVillage, adesso eliminata dall’utente stesso o dai moderatori del sito. Io mi limito a riportarla a puro scopo divulgativo.

“Ho scoperto questo tizio terrificante da un canale di youtube che si occupa di indovinelli scemotti, qualche settimana fa, a maggio. Notai diversi commenti sotto al video che stavo guardando, che parlavano di tale Apophis 14:6, definendolo come una divinità, preannunciandone la comparsa con frasi un po’ inquietanti.
All’inizio ci diedi poco peso, pensavo fosse solo un qualche tipo di scherzo. Nei giorni seguenti però, ritrovai lo stesso genere di commenti sotto altri video, che generavano piccole discussioni. A quel punto, vinto dalla curiosità decisi di andare a cercare “Apophis 14:6”.
Con mia grande sorpresa trovai un canale, con due video.
Il primo era un’immagine con una voce in sottofondo, che parlava di miti e sfide, il secondo invece, era molto più inquietante e con una atmosfera strana; un tizio con una maschera, in una stanza completamente buia, con l’unica eccezione di una luce soffusa che illuminava il suo volto e un orologio dietro di lui, rotto e sporco di sangue. Narrava cose all’apparenza insensate usando un linguaggio arcaico. Da quello che capii, si trattava di una specie di enigma. Mi metteva a disagio, c’era qualcosa in quella figura tenebrosa, che si esprimeva con linguaggio ricercato ed arrogante che mi dava i brividi.

Divenni “fan” del suo canale, volevo scoprirne di più. Imparai che Apophis è un dio Egizio, che rappresenta il male e l’oscurità, in eterna lotta con Ra, l’immagine del sole. Apophis 14:6 si proclamava come reincarnazione di quel malvagio. I numeri sembravano invece rifarsi a un meteorite.

Nelle settimane che seguirono pubblicò altri video, altri enigmi. Alcuni utenti di youtube si annunciavano come suoi “emissari”, imparai i nomi di tre di loro, i più importanti: Ahku, Ryhvstyd e Gagay. Ho fatto ricerche su questi nomi ma non mi hanno portato a nulla.
Non mi era chiaro se fosse un pazzo, se fosse un suo modo di scherzare, o se fosse solo un enigmista un po’ strano. Ma adesso la storia si fa interessante.
Un noto youtuber, di cui non faccio il nome, famoso per la sua intelligenza, a un certo punto raccolse la sfida a risolvere un suo enigma. Bene, non ci riuscì, ma non solo, Apophis si prese gioco di lui in una live. Iniziarono a fioccare seguaci di Apophis, si stava trasformando sempre di più in una setta con risvolti inquietanti.
Questo youtuber, probabilmente sentitosi offeso, ingaggiò un duello personale volto al solo scopo di risolvere questa storia. Nei suoi video dei giorni seguenti, posso dire con assoluta certezza, che era diverso dal solito, sembrava più stressato, come se avesse un peso, come se qualcosa gli togliesse il sonno. Alla fine però, grazie agli sforzi congiunti suoi e dei suoi iscritti, riuscirono a trovare una soluzione al test di Apophis. In principio felici, la loro gioia diventò solo altra angoscia quando scoprirono che questa soluzione non erano altro che una serie di coordinate che indicavano luoghi terrestri. Seguii una live, con lo youtuber che mascherava la paura sfottendo Apophis e buttandola sul ridere, e con una risposta di Apophis che annunciava che il gioco era appena iniziato. Da quel momento i contatti fra i due si interruppero.
Tutti iniziarono a cercare informazioni su quei luoghi, qualcuno si recò sul posto ma non trovò nulla.
Fu allora che anche io iniziai a notare particolari che mi erano sfuggiti a una prima analisi. Per esempio notai che i loro dialoghi contenevano passi ambigui. In uno parlavano di un libro, senza menzionarne il titolo, con lo youtuber che pareva infuriato da qualcosa che non ci è dato sapere.
Iniziarono a sparire i commenti sotto i video più seguiti nelle tendenze, i top comment divennero tutti inni ad Apophis 14:6, i nomi di chi li scriveva cambiava in “account deleted” “14:6” o altro, lasciando presagire che questi prendesse il controllo degli account delle persone, hackerandone i dati come voleva.
Il canale aveva pochi iscritti, ma letteralmente chiunque sapeva chi fosse, era assurdo. Fu una settimana paradossale, youtube sembrava un mondo parallelo. Ben presto mi accorsi che su internet, digitandone il nome, comparivano decine di risultati, suoi seguaci che ne diffondevano il verbo.
L’utenza era divisa, qualcuno sosteneva che fosse tutto un gioco, altri che lo fosse solo in apparenza, celando qualcosa di diverso. Personalmente credo a questa seconda teoria. E questo grazie a quello che ho scoperto in seguito.
Nella biblioteca di mio nonno, facendo qualche ricerca alla vecchia maniera, mi imbattei ne il “Libro dei morti” un antico manufatto egizio che si dicesse narrasse le storie di Apophis. Neanche su internet ne avevo trovato la versione tradotta. Ebbene un passo del libro cita:

“Egli ritornerà un giorno in forma mortale, mostrandosi in modi e in vesti riconoscibili, poichè il sole tramonta ogni notte e lui è immortale e ne combatte la luce, e lui ne combatte il sole ogni alba per mille albe è più.”

In un suo video, compare la parola MORTE in una lingua antica, giocando su un contrasto di luci con la telecamera essa diventa visibile. Sotto lo stesso video erano presenti commenti (adesso cancellati) che citavano passi della bibbia sull’apocalisse.
Iniziarono a circolare teorie sull’origine della maschera, sulla sua identità, nessuna portò a nessuna parte. Si diffuse la notizia che la soluzione a tutti gli enigmi sarebbe stata una verità celata su qualche argomento di segretezza a livello mondiale.
Diversi utenti della piattaforma sparirono nel nulla dopo aver “giocato”. Qualcuno sosteneva che fosse uno squilibrato che un tempo faceva parte di Anonymous, il celebre gruppo di hacker, oppure un agente dei servizi segreti uscito di senno.
Decisi di scrivergli un messaggio privato, e provai a minacciarlo stupidamente dicendo che conoscevo chi fosse e lo avrei rivelato alle autorità. Non ricevetti risposta.
Il giorno seguente, nella cassetta delle lettere, al mio indirizzo, trovai una vecchia inutilizzabile banconota da mille lire, con scritto sopra: “Apophis 14:6″.
Decisi che ne ebbi abbastanza.
Pochi giorni dopo comunque, notai che la faccenda sembrava dimenticata, ne youtube ne il web in generale ne parlavano più con tanto accanimento, come adesso. Come quando un fulmine illumina per un attimo una stanza durante un temporale, e poi essa ripiomba nel buio, lasciando solo un vago ricordo di cosa si trovasse al suo interno.
Gli enigmi sono ancora in corso per chi volesse, provate a risolverli se volete, ma raccomando caldamente di non cercare di entrare in contatto con questo tizio, nessuno sa se sia pericoloso o meno, ma è sicuramente a conoscenza di cose che noi tutti ignoriamo, e se vuole è in grado di risalire a voi in meno di 24 ore.”

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