Sentii un urlo. Veniva dalla stanza di mia figlia. Corsi da lei cercando cosa l’avesse potuta spaventare. Sembrava tutto in ordine finché non vidi la sua nuova bambola in mezzo alla stanza.
Andai verso il suo letto per consolarla: “Piccola, va tutto bene?”
Mentre una mano asciugava le lacrime che scendevano dagli occhi, l’altra mano indicava la bambola, seguita da una voce lieve ma spaventata: “Mi voleva picchiare!”
Così mi diressi al centro della stanza per prendere la bambola e mettermela tra le braccia, dandogli una piccola pacca sulla testa. Era cupa e la faccia non trasmetteva alcuna emozione. Tornai verso il letto e mi sedetti vicino alla mia piccola.
“Visto? E’ tutto ok. Non ti vuole far male, vuole solo giocare” Dissi con un piccolo sorriso, accarezzando la mia bambina”
“Ora si gentile piccola, non farai male alla mia bambina, vero?” Dissi giocosamente alla bambola.
“Vero” fu la risposta.
Le labbra di mia figlia non si mossero.
Questa storia è stata tradotta da me, trovate il testo originale QUI