E’ una fredda giornata d’inverno.
Girovago per i quartieri, ascoltando la musica dal mio iPod.
Ultimamente ho pensato di iniziare a cantare, visto le buone recensioni sui miei video-cover.
Oh, non mi sono ancora presentato.
Sono Kevin Stuart, un aspirante musicista cantautore.
Ho una ferita sotto l’orecchio destro, formatasi due, quasi tre anni fa, alla morte di una mia amante.
Lauren.
Lei mi aveva confessato i suoi sentimenti, ma io non provavo lo stesso.
Qualche giorno dopo mi chiamò la polizia che mi avvertì di venire subito a casa sua.
Era seduta sulle ringhiere del balcone, eravamo al quinto piano, quindi era un volo dritto verso la morte buttarsi da lì.
Mi avvicinai con cautela, e provai a chiamarla, sottovoce.
Lei sussurrava frasi come:
“Amami”, “Perchè non mi ami?”, “Ho bisogno d’amore.” e cose così.
Io non sapevo veramente cosa fare, anche perchè, nei giorni passati, ripensando a lei, mi innamorai di lei, ma se glielo dicessi, penso che impazzirebbe dopo tutto il casino che sto facendo.
Lei fece per sporgersi in avanti, ma io la presi per la mano, sporgendomi anche io di conseguenza.
Lei urlò: “LASCIAMI!LASCIAMI!” io cercai di spiegarle che la amavo, ma non riuscivo a parlare, nello stato in cui mi trovavo:
Cercando di salvare una donna, ma rischiando il suicidio.
Eh, cosa non si fa per amore.
Alla fine, persi la presa, e lei, con la mano sinistra, cercò di aggrapparsi a qualcosa, fallendo e procurandomi una grossa ferita sotto l’orecchio.
Il mese dopo rimasi traumatizzato, ma con il passare del tempo iniziai a distrarmi da quel fatto con la musica.
E piano piano quasi la scordai, fino a trovarmi qua.
Cammino verso casa, per suonare un po’ la chitarra, cenare, e poi andare a dormire.
Apro la porta, accendo le luci e la richiudo.
Trovo il mio Machintosh acceso e controllo lo schermo.
“Mh, strano. Si vede che lo avrò lasciato acceso.”
Faccio la mia sessione quotidiana si musica, poi inizio a preparare la cena.
Me la cavo abbastanza bene ai fornelli.
Metto le canzoni dal Mac, visto che ha un’ottima acustica.
Dopo un po’ di brani, ne sento uno sconosciuto.
E’ un violino, e dopo un po’, sento la voce di una donna, che riconosco all’istante.
Lauren.
Ma…come è possibile?
La sua voce urla, straziata:
“Love me, Love me, Love me,” e così via, controllo la traccia.
Dura un’ora e mezzo.
Sarà lo scherzo di qualche hacker, o magari sono solo io che ho bisogno di un lungo riposo.
Spengo il fuoco ai fornelli, metto il cibo nel frigo e mi dirigo verso la mia camera da letto.
Appena spengo la luce, sento un qualcosa che mi sfiora i piedi, alzo gli occhi, e sento:
“Perchè non me l’avevi detto?”