La mancanza di luce nella vostra camera, quando il sole ormai è calato da un pezzo, sussurra dei piccoli rumori, scricchiolii, passi. Qualcosa che il giorno stranamente non sentite, qualcosa che il giorno non esiste. Perché si ha paura del buio e non del giorno. Il buio è l’ignoto rappresentato, il mistero, la curiosità. La mancanza di luce impaurisce tutti. L’uomo non ha paura di quello che conosce, ma di quello che non conosce. Tutti da piccoli abbiamo avuto paura del buio, e molti l’abbiamo ancora. E se non l’avete, con queste testimonianze, la ritroverete tranquilli… Un ragazzo di 16 anni chiamato George, scrisse una lettera elettronica a un suo amico, Thomas. La lettera è la presente:
“Thomas, non puoi capire cosa è successo ieri. Lo ricordo benissimo, anche se alcuni fatti sono oscurati. Ero nella mia camera a guardare la TV, con la luce accesa, visto che come sai ho il terrore del buio. Qui arriva il bello, tutto ad un tratto si spegne la TV e due secondi dopo si spengono tutte le luci. Penso sia stato il mio più grande incubo, quando scovai due piccoli occhi nell’oscurità. I miei stavano nella stanza accanto, ma avevo troppa paura di attraversare l’oscurità e di avvicinarmi a quei due occhi. Così decisi di chiamare mia madre, gridai “MAMMAAA” Ma non ci fu risposta, riprovai di nuovo, intanto quella figura si avvicinava a me, lentamente. Stavo morendo dentro, il cuore mi batteva fortissimo. Gridai di nuovo: “MAMMAAA!!!” ma nessuna risposta. Allora mi feci coraggio, pensai che non c’era niente davanti a me, ma che era solo la mia immaginazione, aprii la porta della stanza dei miei e vidi mia madre sanguinante sul letto, mio padre non c’era, ma c’era una scritta sul muro. Scritta col sangue. La scritta diceva: “Non è del buio che devi avere paura.”