Quel giorno mi alzai male, con un forte dolore alla schiena andai a prepararmi un buon tè con un goccio di limone con pane e marmellata. Quel giorno ero davvero strano. Quel giorno, non ricordo perché, ma stavo male, avevo un forte mal di gola e una grande voglia di dormire. Quel giorno vidi tutta la mia famiglia riunita a cena, stare con la mia famiglia, quel giorno, mi rendeva felice.. Ma non felice come al solito, felice quasi da piangere, non credevo ancora che era passato così tanto tempo… Quel giorno chiesi a mio figlio se andava tutto bene se aveva bisogno di qualcosa. Lui mi disse che andava tutto bene che suo figlio si stava per laureare e che sua figlia aveva appena finito l’asilo. Quel giorno, mi ricordo anche, che a un certo punto, qualcuno mi toccò la spalla, mi girai e vidi quel bellissimo sorriso di mia nipote che mi guardò negli occhi e mi chiese “Hey, sai che al mio amico Sid gli piaci?” E io risposi : “E chi è questo Sid” Lei mi rispose “è il mio amico immaginario quello che mi dice cos’è giusto e cos’è sbagliato, l’altra volta mi ha detto che lui ha tanti amici e che tra poco mi porterà con lui a farmi vedere dove sono tutti loro” io non la presi sul serio chiaramente era una bambina e passò. Quel giorno, ero felice, davvero. Quella giorno mi facevo strane domande, mi chiedevo : “un Dio esiste? “, “Se una persona ha un’amico immaginario è pazza ma se tante persone hanno lo stesso amico immaginario è religione?” Non so perché, ma sembrava che queste sconosciute verità, queste strane perplessità, mi continuavano a passare per la testa. Ormai era sera tardi avevo finito quella deliziosa tisana ed ero sempre steso su quella comodissima poltrona quando a un certo punto qualcuno mi toccò la spalla, ma quella volta non era mia nipote, era Sid.
Quel giorno…
…quando ancora ero vivo.