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Sonno

 
La maggior parte delle storie, tranne quelle nella categoria "Scritte da me" o "Scritte da voi" sono prese dal sito Creepypasta Italia Wiki

Questa storia è stata scritta da Gero Marino, trovate il suo sito ufficiale cliccando QUI


Ho sonno, ho sempre tanto sonno, da quando mi sono ritirato dalla vita di tutti i giorni. Non sono più quello di una volta, sveglio, fresco e pimpante… il giovane lattaio del quartiere. Conoscevo tutti nella zona che mi avevano affidato e ogni giorno, facendo lo stesso giro, avevo imparato a conoscere tutti, un po’ come fanno i postini. Passavo la mattina presto dai miei clienti, giusto in tempo per dare la colazione ai bambini che andavano a scuola e alla gente che doveva andare a lavoro. Non tutti sono cordiali di mattino presto, anzi, diciamo pochi. Io dovevo esserlo per forza, l’azienda per cui lavoravo mi diceva che dovevo essere gentile e cortese verso i clienti, che doveva essere un piacere per loro vedermi arrivare, altrimenti avrebbero cambiato fornitore e io avrei perso certamente il posto. A volte, prima dell’alba, mi toccava passare dal vecchio cimitero oppure dalla villa abbandonata dei Mc. Callister, due posti davvero raccapriccianti, per fortuna attraversavo quelle strade a razzo e non c’erano clienti per cui dovessi fermarmi nei paraggi. Però in giro, si raccontavano storie strane, storie di fantasmi; le sentivo che da che ero ragazzino, fin da quando con i vecchi amici d’infanzia andavamo in giro a caccia d’avventure. Spesso mi capitava di vedere qualche ombra sfuggente in quei luoghi sinistri, ma davo la colpa alla stanchezza, al fatto che mi alzavo presto la mattina per fare il mio turno e che forse poteva trattarsi perfino di qualcuno che sfruttasse quei luoghi per andare a drogarsi in solitudine o fare altre schifezze simili. Ora ho la certezza che non era proprio nessuno, solo la mia stupida fantasia. Sono vecchio e sempre disteso qui a riposare, non è più come una volta, quando ero sempre in giro per fare le commissioni, andare dal dottore, alle feste e a trovare gli amici. Ora non posso più andare da nessuna parte, sono così stanco e ho sempre tanto sonno! A volte mi sveglio solo per qualche minuto e penso sempre alla mia vecchia vita, quando ero sposato e vivevo allegramente la mia vita assieme a mia moglie. Ogni tanto mi viene a trovare, anche lei è invecchiata poveretta e nonostante tutto quando è qui, mi dice che adesso posso riposare senza pensare ad altro. Eppure ne avevo di cose da fare: dovevo falciare il prato, dipingere la casa e quella scassatissima macchina perdeva sempre acqua dal radiatore. Chissà chi avrà chiamato Margaret per fare questi lavori? Io non posso più farli, mi hanno detto che devo restare a riposo, tassativamente a riposo! Mi sto annoiando troppo a stare qui, eppure anche se mi volessi alzare, non credo che avrei la forza necessaria per stare in piedi. Dormo sempre, cosa cambierebbe dopotutto? Penso che tornerò a dormire di nuovo, prima che la tristezza mi assalga o la solitudine. Ormai è poca la gente che mi viene a trovare, a domandare come sto disteso qui, assieme agli altri. C’è tanta gente vicino a me, eppure nessuno ha voglia di parlare, potevano scegliere un posto più allegro dove portarmi che razza di gusti! Vorrei vedere di più i miei nipotini, saranno cresciuti parecchio ormai, forse loro mi vengono a trovare e io sto dormendo? Che peccato, proprio un vero peccato. Spero che stiano bene e che mi pensino, dopotutto. Gli volevo un bene dell’anima, che bambini adorabili. Ho di nuovo sonno, le palpebre mi si chiudono da sole. Chissà chi rivedrò al mio prossimo risveglio, basta che non mi portino sempre gli stessi fiori, mi mettono l’angoscia. Che stanchezza, tornerò a dormire, non mi resta altro da fare in fondo, piantato qui, giorno e notte. Dopotutto è buio pesto e adesso ho la certezza che i fantasmi non esistono e nemmeno l’aldilà. E’ sempre stato così, da quando mi hanno seppellito.

-Gero Marino

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