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Un hobby

 
La maggior parte delle storie, tranne quelle nella categoria "Scritte da me" o "Scritte da voi" sono prese dal sito Creepypasta Italia Wiki

Torni a casa alle 15 appena finito il lavoro, giusto per vedere tuo figlio accendersi l’ennesima sigaretta. Non ne puoi più, ha solo 16 anni ma una vita rovinata. Sai cosa ha passato ma non sai come aiutarlo. Se solo quel dannato stronzo non l’avesse messo in ridicolo davanti al mondo con quel dannato video! Ma chi te lo ha fatto fare di sposare quell’uomo di merda? Almeno ha avuto la decenza di andarsene dalla tua vita, pensi.

Nessuno psicologo, nessuna terapia è riuscita a fargli dimenticare. In effetti non può dimenticare, ogni passo che fa fuori di casa trova qualcuno pronto a deriderlo. Esce molto di rado, giusto per parlare con Alex, il suo unico amico ormai. Credi che ti odi, dà la colpa a te per l’accaduto e non ti rivolge più la parola se non per chiederti dei pasti o per avvertirti che esce con Alex. Questo è uno di quei momenti, esce sbattendo la porta. E come non capirlo.

Almeno ha trovato un passatempo: scrive. Non sai cosa nè come scriva, ma scrive. Tanto. Passa ore su ore al pc a scrivere pagine su pagine. Non te ne sei mai interessata, ma la curiosità si fa sempre più forte. È da tanto che non entri nella sua camera, forse è arrivato il momento di darci un’occhiata. Potresti trovare qualche indizio su come aiutarlo. Ti fai coraggio ed entri, un po’ titubante.

La puzza di fumo è insopportabile ed il nero delle pareti non riflette quasi per niente la luce del sole, creando un effetto angosciante. Ti avvicini al suo computer e premi il tasto di accensione. Decidi di leggere l’ultimo progetto salvato e per poco non ti viene un infarto. Con orrore noti i macabri dettagli dell’uccisione del tuo ex marito e di Alex, scritti in un modo talmente preciso da fare invidia a chiunque. Scopri che ha nascosto i corpi devastati nella cantina, e nello stesso momento senti dei passi provenire appunto da lì e dirigersi verso la camera . Non hai il tempo di scappare, quindi decidi di affrontare il mostro che hai creato. Entra, ti nota e non sembra nemmeno stupito, anzi, ha un’espressione piuttosto felice. “Guarda mamma, ho trovato un hobby! Se mi esercito potrò fare lo scrittore!” dice, avvicinandosi a te. “Ah, e non preoccuparti per il racconto che hai appena letto, è incompleto…”

“Manchi solo tu…”

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