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Sonic.exe

 

Era una sera d’inverno, con freddo artico al di fuori.  Stavo tranquillamente in camera mia e mentre scorrevo tra la home page di YouTube scoprii un personaggio animato dai Giapponesi. Si chiama Sonic the Hedgehog ed è molto particolare: in sostanza è un riccio blu che corre in un posto chiamato Green Hill, ma la particolarità di questo personaggio è che corre ad una velocità supersonica. Ha molti amici, come Tails, Amy e Knuckles, che sono i principali, mentre c’è ne sono altri secondari come Silver o Shadow, che prima erano nemici, ma non veri nemici ed è tutto un casino, ma precedentemente, però, non ne sapevo nulla. Fatto sta, che quella sera la curiosità mi condusse a cliccare quel video. Era un gameplay di Sonic Mania, ovvero, i primi giochi usciti di questa saga. Incuriosito, iniziai a guardarlo, interessandomi molto di più di quanto mi aspettassi. Passati una ventina di minuti pensai tra me e me: “Diamine, che bel personaggio! Voglio saperne di più!”. Aprii in fretta e furia moltissimi video e pagine di Wikipedia per informarmi e andai in svariati siti per “comprare” il gioco di Sonic. Non volendo spendere nulla, decisi di cercare un sito per cracckarlo, ma non trovai dei siti validi, fino alla pagina 666 di Google. Non essendo scettico, non ci diedi caso, siccome trovai anche l’unico sito dove poter scaricare il gioco. Una cosa mi balzò all’occhio: il fatto che il link del sito, era di un colore rosso acceso, a differenza degli altri link che sono di colore blu. Pensando che fosse solo un bug visivo, lo cliccai e mi porto dritto ad una pagina, con lo sfondo nero e con delle gocce e scie di sangue, col sito senza un nome particolare, solo con “.exe”. Pensai: “Che figata sto sito!” e cliccai il link, che fece partire il download di “Sonic.exe”. Dopo qualche minuto, spuntò una cartella denominata come il file downloadato. Aprendola, mi ritrovo due icone: una era quella della’applicazione, chiamata Sonic.exe con un golden ring ad icona, mentre l’altra era un documento di testo (di quello del blocco note di windows), che si chiamava “YOU CAN’T RUN”. Pensai che fosse un documento lasciato dal cracker, come scherzo o non so cosa. Ad ogni modo, cliccai sull’eseguibile e mi preparai a giocare. Il gioco non risultava alcun problema all’avvio: la scritta: “SEGA” con il classico coro a 16 bit e schermo iniziale, dove c’era Sonic che spuntava da un Golden Ring e faceva un segno di “no” continuo col dito. Fin qui tutto bene, ma un frame prima dell’inizio del gioco effettivo, intravidi che la schermata ebbe una tonalità più tendente al rosso. Pensai fosse un semplice glitch, fino a quando non apparve il menù di selezione del personaggio. Lo sfondo aveva delle interferenze di colore rosso e c’era una musica che ti faceva rabbrividire. L’unico personaggio selezionabile era Tales, mentre Knuckles ed Eggman, erano bloccati, con arti sparsi per il loro box di selezione e un paletto di legno con su scritto: “YOU CANT’HIDE”. Alquanto terrorizzato, decisi comunque di cliccare su Tales, ma non appena misi il cursore sul suo box, iniziò a piangere. Schiacciai ALT+F4 immediatamente e cercai risposte su Internet. Cercai qualsiasi risposta possibile sul web e trovai un gameplay di Sonic.exe, pubblicato da qualche settimana. Lo aprii e l’inizio era uguale a quello del mio gioco. Arrivato però alla schermata di selezione del personaggio, seppur anch’essa con uno sfondo ad interferenze rosse e con Tales come unico personaggio giocabile, Knuckles ed Eggman erano ancora interi, senza alcun cartello. Notai anche che il cursore, spostato su Tales, non provocava alcuna reazione da parte del personaggio. Vidi tutto il video e con tutti i finali possibili, dove morivano tutti, si salvavano tutti o si riusciva persino a salvare Sonic. Alla fine del video, nella descrizione, constatava il fatto che Sonic.exe era un fangame horror fatto apposta per spaventare, allora, più tranquillo, riaprii il gioco. Notai di nuovo che l’inizio era come quello descritto in precedenza, solo che stavolta, apparte Knuckles ed Eggman morti, c’era Tales che continuava a piangere, nonostante non avessi il cursore puntato su di lui. Iniziò a singhiozzare un pianto, proveniente dalla piccola volpe, ma non appena spostai il cursore su di lui, il respiro si affannò e i singhiozzi iniziarono a diventare dei veri e propri pianti. Mi presi coraggio e cliccai su Tales. Poco prima del click, la volpe arancione mi fissava con gli occhi sgranati, rossi e pieni di lacrime, dopodiché, schermo nero ed un urlo straziante di Tales. Mi trovavo a Green Hill. Ma non era felice e colorata come sempre. Il mare era tinto di rosso, mentre il cielo scarlatto con le sue nuvole grigie, coprivano il sole. Provai a spostarmi con Tales, ma apparve una scritta, un testo, che diceva:” Perché mi hai abbandonato… Perché CI hai abbandonato…”. Col sangue gelato, continuai a cliccare per spostarmi ma nel frattempo, Tales continuava a piangere. Apparve Sonic all’improvviso, davanti allo schermo. O meglio, sembrava Sonic. Aveva gli occhi neri e le pupille rosso sangue, denti acuminati col sangue che colava, dita appuntite riempite di sangue e con la pelliccia di un blu più scuro, ricoperta anch’essa, in macchie, da sangue. Balzai dalla sedia. Sonic si avvicinò a Tales, gli scoprii il collo e si girò verso di me.
“Guarda Bruce. Guarda cosa stai facendo. Knuckles ed Eggman sono stati dei buoni pasti, ma mi mancava la cliegina. Grazie a te, ora è possibile. Ah una cosa” – continuo Sonic – “stai attento stanotte. Controlla che le finestre siano ben chiuse, anche se non servirà a molto…”. Una risata malvagia riecheggiò nell’aria e Sonic, tagliò la gola a Tales. A differenza del video che vidi, non c’era uno schermo nero subito dopo l’esecuzione, bensì, chiara e tonda, si vide Tales che, boccheggiando, perdeva sangue dalla gola, mentre gli venivano staccati gli arti, cavati gli occhi e graffiato dappertutto. Finita la cruenza, Sonic si rivolse verso di me, sorridendo. Il gioco si chiuse e si auto cancellò. Andai a dormire, ma sentivo come se fossi costantemente osservato da qualcosa, anzi, da qualcuno. Fu così che a l’una di notte, la polizia trovò il mio cadavere, sbrandellato, con la gola tagliata e pieno di graffi. Sul PC, apparve una scritta.
I’M ALIVE. I’M REAL. YOU’RE NEXT.

Shy Guy

 

Ero lì, con la mia famiglia, in quella gita in montagna. Ci aggiravamo nel boschetto perchè ci hanno detto che ci fosse un area picnic in mezzo alla foresta. Guardavamo ogni 2 per 3 la cartina perchè avevamo paura di perderci. Andava tutto bene finchè in una stradina sentimmo qualcuno lamentarsi, e mio padre pensava che fosse qualcuno che si fosse perso, quindi iniziammo a gridare in giro dove fosse. Io avevo detto sin dall’ inizio che era una pessima idea, ma non mi hanno dato retta. Mia sorella si arrampicò su un piccolo albero, e disse di vedere qualcosa, disse che stava vedendo un uomo seduto di spalle a circa 40 metri dietro una roccia. Appena ci siamo avvicinati ci siamo accorti che era molto alto e molto pallido, aveva le mani sul volto e aveva delle unghia molto lunghe. Papà si è avvicinato per chiedergli cosa gli fosse successo, l’ uomo ha iniziato a balbettare parole senza senso, come: “è iniziato” “è morto” subito dopo si è alzato e ci siamo accorti che era alto quasi 2 metri e mezzo, si è girato verso di noi e da lì ci siamo accorti che era un mostro! Aveva una bocca larga piena di sangue, e quando lo abbiamo guardato negli occhi, ha iniziato a urlare, gridare, a strapparsi le unghia, noi eravamo terrorizzati e siamo scappati verso la collinetta, sentivamo ancora le sue urla ma siamo riusciti a salire in auto e ce ne siamo andati. Circa 10 minuti dopo, in strada, abbiamo sentito delle urla, passi pesanti, ci siamo guardati dietro, e c’ era l’ uomo che ci stava rincorrendo urlando. Aveva una velocità impressionante, era quasi più veloce di noi. Si è agganciato all’ auto e ha schiacciato il retro e la benzina ha iniziato a colare per strada. Alla fine è arrivato al finestrino dove guidava mio padre, e stava aprendo bocca in modo da allungarsela di circa 30 centimetri. Fortunatamente un camion nell’ altra corsia si è trascinato l’ uomo con sè. Sembrava tutto finito quando sentimmo un esplosione dietro di noi. Era il camion. Pensavamo che l’ uomo fosse esploso con il camion, ma subito dopo abbiamo iniziato a sentire quelle urla, ma in quel momento, non c’ era nessun camion.

Il vault 106

 

Quando stava per scoppiare una guerra nucleare tra Russia,u.s.a. e Cina la vault-tec

Offri a scopi sperimentali la “salvezza” ad alcuni cittadini. Dopo che circa 10.000 persone entrarono nel vault questo si chiuse

PER SEMPRE.

 

lì vennero rilasciati dai condotti di aria delle droghe pesanti in grado di alterare la realtà di chiunque lo inalasse, così dopo 5anni di sicurezza nel vault il gas si aprì e si scatenò il panico: chi vedeva i vecchi parenti morti da anni, chi vedeva le bombe cadere….

Poi pian piano si uccisero tutti a vicenda e pochi sopravvissero. Poi nel 2277 un ragazzo di 19 anni soprannominato il vagabondo solitario si introdusse nel vault in cerca di cibo e scoprì la verità su tutto perché questa storia è raccontata da lui ormai morto di vecchiaia nel 2310.

Quando tutti si risvegliarono

 

Ero in Canada con la mia famiglia e ad un certo punto la TV ha annunciato: “un’epidemia molto contagiosa si sta diffondendo in: Australia, Norvegia,stati Uniti e Messico”. Eravamo rimasti paralizzati dalla notizia dato che eravamo in una cittadina non molto lontana dal confine statunitense,poi sentimmo degli aerei militari andare verso la città di Toronto e lì capimmo che dovevamo muoverci e in fretta.

Io e mia sorella cominciammo a prendere il cibo dalla dispensa mentre i nostri genitori tentavano di raccattare qualsiasi cosa fosse potenzialmente utile: coltelli,nastro adesivo ecc…

Finiti i preparativi prendemmo il pick up di papà e partimmo verso l’Alaska ma notammo che la città era stata sigillata da dei soldati canadesi con posti di blocco e carri armati ma vennero facilmente respinti da un ondata di persone con corpi in putrefazione feriti e talvolta auto-inflitti.

Era semplicemente raccapricciante tanto che la mamma vomitò e al solo pensiero di diventare così si tolse la vita prendendo una pistola lasciata da un soldato e sparandosi più volte in punti non vitali per poi morire con un colpo al cuore. Eravamo distrutti dato che papà invece fu preso da quegli esseri deformi, eravamo rimasti soli e così prendemmo le armi dei soldati morti e partimmo….

 

 

Dopo giorni se non mesi di viaggio arrivammo al confine con l’Alaska ma questo essere deforme e riluttante ci corse addosso

Ma noi riuscimmo a respingerlo e questo urlo talmente forte da attirare tutti gli zombie vicini, e dal nulla un’orda di non morti ci travolse e noi lottammo con tutte le nostre forze ma non ci riuscimmo…

Scrivo queste parole sul diario poiché qualcuno possa leggerle e semmai ci riuscirà qualcuno io sono morto mi hanno preso e oramai vago per le lande fredde del Canada.

Questa era la mia storia e ora addio per sempre.

Occhi

 

era ormai mezzanotte quando mia madre mi chiese di andare a prendere delle medicine nel parcheggio, nel seminterrato, nella nostra macchina.Presi l’ascensore e mentre scendevo, nell’ aria sentivo un bisbiglioo che mi diceva: “non andare non andare è pericoloso” faceva tutto parte della mia immaginazione.

Appena mi ritrovai giù nel seminterrato le luci si accesero, aprii la macchina, presi le medicine e nel momento in cui chiusi la macchina le luci si spensero di colpo

Qualcosa, in lontananza vidi, erano due occhi rossi che avanzavano sempre più veloce sempre di più, provai a scappare dal portone ma me lo ritrovai davanti con il suo sorriso  con le sue 3 file di denti appuntiti, sempre in lontananza sentii un urlo da femmina quasi non umano

E…