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Promesse da marinaio

 
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Napoli, 1961 

Le due signore salivano le scale lentamente.

La signora Anna disse: – Che tragedia! Certo aveva i suoi anni, ma è successo tutto cosìall’improvviso…

La signora Maria rispose: – E che volete, stiamo nelle mani del Signore.

La signora Anna disse: – Ma è sempre stata sola, eh?

La signora Maria rispose: – Tanti anni fa c’erano pure la madre e il padre, ma poi sono morti. È successo tanto tempo fa, prima della Grande Guerra.

Le due donne erano arrivate sul pianerottolo del terzo piano. La signora Anna estrasse dalla borsa la chiave che le avevano dato, all’ospedale, le infermiere, subito dopo averle annunciato che la signora Carlotta, che si era sentita male mentre era al mercato era morta.

Entrarono nell’appartamento, nel quale si sentiva un forte odore di chiuso e muffa.

La signora Maria disse: – Apriamo le finestre prima che moriamo. Ma qua non entrava mai nessuno?

La signora Anna rispose: – Non lo so, penso di no. Non aveva parenti e non riceveva nessuno.

Il soggiorno era molto ordinato. I mobili, molto vecchi ma ben conservati, sembravano puliti da poco.

La signora Maria disse: – Però, almeno la teneva in ordine. Ma chissà perché puzza tanto.

La signora Anna disse: – Non lo so. Certo la signora era strana.

La signora Maria disse: – Ma perché non si è mai sposata?

La signora Anna rispose: – Mia mamma mi diceva che era fidanzata con un marinaio, poi lui partì per un viaggio e non tornò più. Da allora lei lo ha sempre aspettato.

La signora Maria disse: – Però, che storia!

Anche la cucina era in ordine. La stanza da letto, invece, era chiusa a chiave. La signora Anna si ricordò che, attaccata a quella della porta di casa, c’erano altre due chiavi: una era sicuramente quella del portone, l’altra era più piccola.

La provò nella serratura e questa si aprì.

L’aria sapeva molto di chiuso e la stanza era completamente buia.

La signora Maria disse: – Possiamo aprire la persiana?

La signora Anna, grazie alla luce che entrava dal corridoio, riuscì a vedere dov’era la finestra: la raggiunse, la aprì e spalancò le persiane.

La signora Maria esclamò: – Ma che teneva, una divisa da marinaio conservata su quella sedia?

La signora Anna guardò alla sua destra e vide la giubba bianca, i pantaloni bianchi e le scarpe nere sul pavinento. Solo dopo una frazione di secondo, si accorse che il berretto era posato su un teschio e che dalle maniche della giubba uscivano due mani completamente scheletrite.

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